Consegna di un dipinto restaurato raffigurante la “Morte della Vergine Maria e la sua Assunzione al cielo”
Un dipinto del 1700 torna nella Chiesa di S. Angelo dopo il restauro sostenuto dalla Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri”- ETS. cerimonia domenica 24 novembre, alle 10.30 alla presenza dell’Arcivescovo.
Un’altra testimonianza importante della storia, dell’arte e della religiosità della comunità leccese torna a rivivere nella Chiesa di S. Angelo, una delle più antiche del centro storico del capoluogo salentino, grazie ad un intervento di restauro finanziato dalla Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri”- ETS. Si tratta del grande dipinto raffigurante la “Morte della Vergine Maria e la sua Assunzione al cielo” davanti al quale si sono raccolte in preghiera intere generazioni del borgo antico leccese, particolarmente vicine alla religiosità espressa da questo grande quadro (2,50×1,30) di incerta attribuzione, situato su uno degli altari della chiesa dedicata, oltre che a S. Angelo, anche a Santa Maria di Costantinopoli. Il dipinto è stato restaurato, con un lavoro accurato durato alcuni mesi, dalla restauratrice leccese Tina Cosi, che è intervenuta sia sul dipinto – deteriorato e oscurato in modo tale non far risaltare la sua bellezza e il suo valore religioso – che sulla cornice. L’opera, peraltro, aveva subito nei secoli altri restauri che ne avevano in parte alterato la sua primitiva fattura, che negli anni si era anche ingiallita”.
L’opera sarà consegnata alla devozione dei fedeli del quartiere e della città con una cerimonia, organizzata dal Priore Claudio Selleri, dell’Arciconfraternita Maria SS. Addolorata, che si terrà domenica 24 novembre, alle ore 10.30, alla presenza dell’Arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia e del dr. Vito Primiceri, Presidente della “Fondazione Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri”, oltre che della restauratrice, Tina Cosi.
“La nostra Fondazione continua nel supportare le istanze tese al recupero e alla valorizzazione delle testimonianze dell’arte e della cultura della Puglia – ha dichiarato il Presidente Primiceri – Abbiamo aderito alla richiesta dell’Arciconfraternita per l’importanza, anche sociale, dell’opera da restaurare, ma anche per testimoniare l’attenzione della Banca e della Fondazione verso la storia e le tradizioni dei nostri territori, rappresentate da queste opere che continuano a richiamare, anche dopo secoli, la devozione dei nostri concittadini e i legami sociali e religiosi che, attraverso di esse, si tramandano”.

































